Indicazioni e trattamento

Da poco nella nostra equipe collabora una collega specializzata nel trattamento riabilitativo delle disfunzioni del pavimento pelvico. Di seguito troverete le principali patologie ad interesse riabilitativo e le più comuni metodiche di trattamento.

ANATOMIA DEL PAVIMENTO PELVICO
rpp_001E’ una struttura complessa formata da un insieme di muscoli che chiude in basso la pelvi sulla quale gravano le variazioni pressorie all’interno della cavità addominale, soprattutto in condizioni di maggiore sforzo quali la corsa, il salto, la tosse, lo starnuto. Questa struttura è responsabile della continenza urinaria e fecale, poiché abbraccia erpp_002 sostiene i visceri pelvici (utero, vescica, retto), l’orifizio vaginale esterno (nel parto), l’uretra e l’ano (durante la minzione e la defecazione). Inoltre svolge un ruolo determinante durante il parto e nella funzione sessuale.
Anatomia del pavimento pelvico nell’uomo.

 

PRINCIPALI PATOLOGIE AD INTERESSE RIABILITATIVO

INCONTINENZA URINARIA
rpp_003Si tratta di una condizione in cui vi è una perdita della capacità di rinviare a piacimento la minzione in tempi e luoghi appropriati, tale da costituire un problema igienico e sociale. Questo disturbo colpisce una donna su tre.
Questo problema colpisce maggiormente le donne rispetto agli uomini, a causa dell’anatomia della pelvi femminile che la predispone maggiormente a problemi di tenuta. Il trauma del parto può mette a dura prova le strutture deputate alla contenzione urinaria.
Troviamo tre principali tipi di incontinenza urinaria:
– incontinenza urinaria da sforzo (stress incontinence) si verifica quando vi è un aumento di pressione addominale sulla vescica durante uno sforzo fisico intenso, come durante lo starnuto, la tosse, una risata. Solitamente questo problema è dovuto alla lesione dello sfintere uretrale causata dal parto vaginale o dall’invecchiamento del tessuto che lo costituisce;
– incontinenza urinaria da urgenza (urgens incontinence) dovuta a contrazioni incontrollabili della vescica, cosiddetta vescica iperattiva. Porta la persona a dover urinare spesso (più di otto minzioni al giorno) e ad avere lo stimolo di dover urinare urgentemente. La perdita del controllo vescicale riduce in maniera importante la libertà nella vita di tutti i giorni e spesso costringe la persona a limitare i propri spostamenti;
– incontinenza urinaria mista, in cui si ritrovano sintomi di entrambi i tipi contemporaneamente non necessariamente in egual misura.

INCONTINENZA FECALE
Perdita involontaria di gas o feci, urgenza a defecare immediatamente dopo lo stimolo. Vi sono inoltre altri sintomi ano-rettali che possono rappresentare un problema per il paziente come la difficoltà a percepire lo stimolo, difficoltà a defecare, sensazione di peso anale, dolore anale o perineale. La continenza fecale comunque dipende da molte componenti di vario tipo (sensibilità rettale alla distensione, strutture muscolari del pavimento pelvico posteriore, funzionamento degli sfinteri anali, consistenza delle feci e velocità di transito intestinale).

PROLASSO URO-GENITALE
rpp_004Spesso associato ad incontinenza, rappresenta uno spostamento in basso della vagina e di visceri (retto, vescica, utero) dovuto al cedimento delle strutture responsabili del loro sostegno. Si manifesta soprattutto nel 5° e 6° decennio di vita e ne soffre quasi un terzo della popolazione femminile. La paziente spesso riferisce una spiacevole sensazione di peso a livello della pelvi e della vagina che tende ad esacerbarsi con la posizione eretta sostenuta.
Le principali cause di prolasso urogenitale possono essere dovute a:
– patologie croniche e stili di vita che comportano un costante aumento della pressione addominale, come lavori o attività sportive pesanti;
– fattori congeniti che implicano una modificazione del colagene dei tessuti costituenti gli organi pelvici che diventano meno resistenti alle sollecitazioni;
– fattori acquisiti durante Il parto quando si verifica una distorsione delle strutture perineali;
– modificazione del tessuto degli organi pelvici dopo la menopausa.

DOLORE CRONICO PELVICO
rpp_005La presenza di un dolore avvertito nell’area pelvica costante, intermittente o ciclico rappresenta un disturbo che può compromettere la vitarelazionale. Tale dolore può essere continuo, crampiforme, sordo e aumentare sia durante o dopo un rapporto sessuale, sia durante sforzi fisici sia durante il ciclo mestruale. La causa di tale fenomeno non è sempre di facile individuazione e per questo motivo è necessario in primis effettuare una completa indagine clinica e strumentale seguita da un medico specialista. Può colpire entrambi i sessi e non esiste un’età precisa in cui questo di verifica.
Per ognuna di queste patologie è indispensabile rivolgersi a uno specialista in ambito uro-ginecologico o proctologico.
Quando lo specialista esclude categoricamente qualsiasi tipo di malattia organica, l’approccio riabilitativo a queste patologie può migliorare la qualità di vita della persona.
Nei pazienti in cui sia indicato un approccio chirurgico e/o farmacologico, il trattamento riabilitativo può essere un valido supporto nella rieducazione del paziente focalizzata ad un miglior controllo delle strutture pelviche, fattore di notevole importanza nella prevenzione delle eventuali recidive.

 

RIABILITAZIONE
E’ un insieme di tecniche specifiche di tipo conservativo con cui si va a correggere diversi tipi di disfunzioni legate alle alterazioni delle strutture del pavimento pelvico che non includono il trattamento chirurgico o farmacologico.

PRINCIPALI TECNICHE RIABILITATIVE

CHINESITERAPIA PELVI-PERINEALE
rpp_006E’ la base del trattamento terapeutico.
Questa terapia consiste nell’esercizio della muscolatura del pavimento pelvico. La prima fase della terapia è caratterizzata da una vera e propria presa di coscienza della propria area perineale che permette di escludere sinergie di muscoli contigui (addominali, glutei o adduttori) che possono interferire nel lavoro specifico del perineo.
La seconda fase della terapia consiste nel rinforzo muscolare con l’esecuzione di esercizi specifici per l’attivazione della muscolatura pelvica. I principali distretti muscolari da trattare sono quelli costituenti vagina ano.
Infine il trattamento è mirato all’automatizzazione dell’azione muscolare della muscolatura perineale in modo particolare nell’esecuzione di quelle attività quotidiane che comportano un aumento della pressione addominale.
L’integrazione tra lavoro del terapista e auto trattamento a domicilio è d’obbligo per il raggiungimento di un buon risultato, la riduzione dei tempi di trattamento e il mantenimento i risultati più a lungo nel tempo.
Una volta raggiunta una buona capacità di reclutamento della muscolatura perineale i pazienti possono essere anche trattati in gruppo.

BIOFEEDBACK
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Si tratta di una tecnica che prevede l’utilizzo di uno strumento dotato di una sonda che permette di informare il paziente e il terapista circa l’esattezza nell’esecuzione di un esercizio e di quantificare il lavoro svolto. In questo modo il paziente stesso riesce ad avere un’informazione visiva diretta che lo informa sulla qualità del lavoro che sta eseguendo. Mediamente la frequenza di trattamento per queste problematiche è bisettimanale inizialmente per poi ridursi ad un trattamento a settimana una volta raggiunti i primi miglioramenti mentre la durata del trattamento è legato al tipo di patologia trattata e alla risposta del paziente.

STIMOLAZIONE ELETTRICA FUNZIONALE
rpp_008La Stimolazione Elettrica Funzionale è una tecnica passiva che consiste nell’applicazione di stimoli elettrici alle strutture muscolari del pavimento pelvico per ottenere una migliore attività muscolare. Questa terapia può essere impiegata anche a scopo antalgico.
L’azione della stimolazione elettrica funzionale è duplice:
• indiretta, in quanto genera un impulso nervoso e, di conseguenza, una contrazione muscolare;
• diretta in cui lo stimolo applicato sul muscolo ne determina una contrazione.